In questi giorni la comunità scientifica e gli appassionati si stanno già confrontando, inviando quesiti sul canale web www.lacupoladibrunelleschi.com. Quesiti che troveranno la loro risposta al termine della conferenza.
”Ciò che ho potuto verificare con un endoscopio industriale dentro lo spessore della calotta interna della Cupola – osserva Ricci – non solo contribuisce alla conoscenza profonda della struttura, ma è determinante per poter intervenire nel suo restauro e consolidamento. Ho infatti potuto verificare che i mattoni sono in un ottimo stato e questo particolare è importantissimo per la futura conservazione del capolavoro”. Per la prima volta nella storia del monumento è stato possibile entrare nel suo “cuore” per una profondità di circa due metri e mezzo per la presenza di una lesione profonda della calotta interna ed utilizzando i fori di carotaggio che realizzò nel 1986 il professore Salvatore Di Pasquale per accertare la resistenza dei mattoni. Questa ulteriore fase di indagine da parte del professor Ricci è avvenuta alcuni mesi fa all’altezza del secondo camminamento nella zona centrale di una delle otto vele della Cupola ed è, al momento, l’atto conclusivo di tantissimi studi e ricerche su un monumento che aveva ancora aspetti non totalmente conosciuti.
Nel corso della conferenza, intitolata “La regola di costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore”, saranno così mostrate – in assoluta anteprima mondiale – le immagini della indagine endoscopica con una sofisticata tecnologia della Olympus (manovrata dal dottor Sergio Tavanti), sarà spiegato come Brunelleschi ha potuto costruire la struttura e saranno esposti alcuni modelli degli ingegnosi macchinari progettati per la sua realizzazione, il cui funzionamento sarà mostrato con filmati in computer grafica tridimensionali.
Ulteriore motivo di pregio, sarà l’esposizione dell’originale della “Pergamena di Gherardo da Prato” (1425), grazie alla concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Archivio di Stato di Firenze. L’importanza di questo documento deriva dalla data della sua produzione: contemporanea allo svolgimento dei lavori di costruzione della Cupola.
L’autore della pergamena, Giovanni di Gherardo da Prato, conobbe ed ebbe la possibilità di lavorare con Brunelleschi e Ghiberti: da qui l’idea del Prof. Ricci di considerarlo la base dei propri studi sul Monumento.
La serata gode del patrocinio dell’Unesco, del Comune di Firenze, Regione e Provincia di Firenze, dell’Arcidiocesi di Firenze e dell’Opera di Santa Maria del Fiore, della Fondazione Florens e di National Geographic Society.
Prima della relazione di Ricci, porteranno il loro saluto il sindaco Matteo Renzi, l’Arcivescovo Monsignor Giuseppe Betori, il presidente di Florens Giovanni Gentile, il presidente dell’Opera del Duomo Franco Lucchesi. Coordinerà i lavori il giornalista e scrittore fiorentino Gianluca Tenti.
Il giorno 9 novembre alle ore 15.30 è prevista una preview per la stampa, alla presenza del professor Massimo Ricci, presso il Salone de’ Cinquecento.
Il Professor Massimo Ricci ha iniziato nel 1975 lo studio sulla cupola per individuarne, primo al mondo, il metodo costruttivo. Autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico sulle Principali riviste internazionali di architettura, Ricci nel 1984 cominciò a realizzare un modello in scala 1:5 della stessa cupola all’interno del parco dell’Anconella visitato anche dal maestro architetto Giovanni Michelucci.
Presidente dell’associazione “Filippo di Ser Brunellescho”, il professore ha tenuto nel 2001 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, in collaborazione con l’Harvard University, una prima conferenza nel corso della quale illustrò i risultati noti e le ipotesi maturate fino ad allora sulla costruzione del monumento. Nel novembre 2002 è stato nominato membro del Forum mondiale dell’Unesco in qualità di esperto di restauro dei monumenti.
L’organizzazione dell’evento è curata dalla società Once di Firenze.